CIT.
«Mio Dio, che dolce e tenera tristezza, e speriamo non ci manchi mai, neanche nei momenti di gioia».
— José Saramago, Storia dell’assedio di Lisbona
Chi sono(già che ci siamo)
Sono nato ad Alessandria nel 1989, a scuola andavo benino, all’università ho studiato Lingue con specializzazione in cinese (no, non so più parlarlo). Ma veniamo a tempi più recenti: mi interessano l’attualità politica e sociale, i libri, i giornali, il cinema, i social media, e soprattutto la scrittura e le storie con cui capire il mondo e le persone. Ho lavorato in tre redazioni di testate nazionali, e scritto per tante riviste, periodici e quotidiani che hai letto almeno una volta. Oggi faccio il freelance e scrivo articoli, traduzioni, podcast, testi autoriali e libri. Prima di dedicarmi al giornalismo ho studiato a Milano e vissuto per qualche mese a Pechino. Detesto la piaggeria, l’amichettismo ye-ye di certi pseudo-creativi o pseudo-intellettuali, i toni apodittici degli influencer di ogni ordine e grado e dei soloni d’area, ma molto anche le zanzare. A volte esagero coi carboidrati, ma con l’età della ragione sono migliorato sotto questo aspetto. Non ho cugini. Riesco ad addormentarmi solo a pancia in giù. Leggo un po’ di tutto, ma di norma prediligo i saggi e la nonfiction. Ho passato tante estati in una casa di campagna contornata da boschi. Ho un tono di voce basso e avevo una nonna che è arrivata a cent’anni.
Per qualsiasi cosa, scrivimi.