“La cancel culture e altre cose che non esistono, tranne quando esistono”
Anno
2021
Testata
Linkiesta
In quell’eterna indolente domenica pomeriggio che è Twitter c’è posto per tutto: “Would you like to fight for civil rights or tweet a racial slur?”, ci chiedeva Bo Burnham in una delle sue brillanti canzoncine rimasteci in testa dopo aver visto il suo speciale su Netflix. Ma quando non si lotta per i diritti civili, tra un trending topic e l’altro, da qualche tempo sui social network ci si accapiglia sul più insondabile dei misteri, dando involontariamente vita a una diatriba gnoseologica permanente sull’imprendibile pietra filosofale di questi anni intellettualmente perduti: la cancel culture.