“Una traduttrice spiega cosa significa dover tradurre Trump”
Anno
2019
Testata
Wired Italia
Cacciatore di leoni. Corriere dei narcos colombiani. Stuntman. Sherpa sull’Himalaya: questi sono noti a tutti. Ma, almeno da qualche anno, alla lista dei lavori più pericolosi del mondo si è aggiunta una nuova voce: tradurre quel che dice Donald Trump. Una considerazione tra il serissimo e il faceto, a giudicare dalla già celebre espressione di vivo terrore dipinta sul volto di Elisabetta Savigni Ullmann, l’interprete italiana in visita a Washington col presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre quest’ultimo era impegnato nella tradizionale conferenza stampa congiunta col suo omologo statunitense. La specialista in interpretariato ha regalato un elegante, silenzioso siparietto durante l’ora scarsa di incontro con la stampa: mentre Trump parlava di Turchia, Russia e Siria senza risparmiarsi gustosissime battute sui curdi, ha improvvisamente alzato la testa dai suoi appunti per fissarlo con uno sguardo tra l’esterrefatto e incredulo.